Questo articolo è stato letto 6105 Volte!
Le associazioni lanciano il manifesto “Stop Glifosato” e chiedono a Governo, Ministeri competenti e Parlamento di applicare il principio di precauzione in nome della tutela della salute pubblica, vietando definitivamente e in maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti a base di glifosato. Il glifosato è il pesticida più utilizzato al mondo essendo presente in 750 formulati tra i quali il Glinet® e il Roundup®, ed è il diserbante collegato alle sementi geneticamente modificate (OGM) di mais, soia e cotone il cui Dna è stato manipolato da Monsanto per resistere al suo diserbante commercializzato, appunto, sotto il nome di Roundup® e definito dalla ditta produttrice “ecologico e biodegradabile”. Lo scorso marzo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) lo ha classificato come “probabile cancerogeno umano”. dichiarando inoltre “esistono prove convincenti in grado di dimostrarne la cancerogenicità negli animali di laboratorio….Il glifosato, inoltre, causa danno al DNA e ai cromosomi nelle cellule umane…”
L’Italia è uno dei maggiori utilizzatori di questo pesticida, che è addirittura incluso nel Piano Agricolo Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei fitofarmaci. Questo comporta che tutti i Piani regionali per lo Sviluppo Rurale finanziando l’agricoltura integrata e conservativa, ne premieranno l’uso. In assenza di un intervento si creerà il paradosso che il PAN per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, promuoverà l’uso sostenibile di un prodotto cancerogeno. Nel resto del mondo sono già partite da mesi azioni che applicano il principio di precauzione. Alcuni rivenditori in Svizzera e in Germania lo hanno rimosso, la Francia si è impegnata a farlo entro il 2018 e gli stati tedeschi chiedono un divieto su scala comunitaria. L’Autorità danese per l’ambiente e il lavoro lo ha dichiarato come cancerogeno mentre paesi come El Salvador e Sri Lanka lo hanno completamente vietato e in Colombia è stata vietata l’irrorazione aerea sulle colture di coca.
MANIFESTO STOP AL GLIFOSATO >>qui
Le associazioni che hanno aderito: Associazione biodinamica italiana – Asso-Consum – Campagna Nazionale in difesa del latte materno dai contaminanti ambientali- Federbio – Forum Italiano dei movimenti per l’acqua – ISDE – Associazione Mediciper l’Ambiente – Legambiente – MDC – Movimento in difesa del cittadino – Navdanya International – Nutrizionisti per l’ambiente
Per aderire al Manifesto Stop Glifosato scrivere a comunicazione@aiab.it
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Per maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.