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Durante i tre giorni di eventi e conferenze stampa sono stati comunicati i risultati delle analisi micro-biologiche effettuate su quattro importanti laghi piemontesi: Lago Maggiore, Lago d’Orta, entrami i laghi di Avigliana ed il Lago di Viverone. Anche noi di Legambiente Metropolitano abbiamo partecipato ai campionamenti organizzati da Legambiente nei Laghi di Avigliana e Viverone ed abbiamo seguito da vicino le giornate di conferenza stampa ed attività di citizen science per la tutela e la valorizzazione dei laghi.
Su 23 punti in cui sono stati eseguiti i campionamenti nelle quattro località piemontesi, 13 risultano oltre i limiti di legge: torrenti, scarichi e canali rappresentano i principali veicoli per la contaminazione batterica dovuta alla insufficiente depurazione dei reflui urbani o agli scarichi illegali.
Di seguito vengono proposti i risultati dei campionamenti nei laghi dove anche noi abbiamo partecipato; i parametri sono microbiologici (Enterococchi intestinali ed Escherichia coli) e viene indicato “inquinati” se i parametri superano i valori limite previsti dalla legge e “fortemente inquinati” se li superano per più del doppio.
Nei laghi di Avigliana sono stati effettuati campionamenti in cinque punti: i due punti nel lago Grande risultano essere nei limiti, mentre i tre nel lago Piccolo risultano eterogenei in quanto uno è inquinato, uno fortemente inquinato ed il restante nei limiti.
Nel lago di Viverone, invece, i punti campionati sono quattro: due risultano essere nei limiti, mentre i restanti due risultano essere fortemente inquinati.
È bene ricordare che tali monitoraggi effettuati da Legambiente non vogliono sostituirsi ai controlli ufficiali, ma puntano a scovare le criticità presenti ed a “consolidare il dialogo con le amministrazioni locali per trovare congiuntamente delle soluzioni per proteggere e tutelare gli ambienti lacustri piemontesi” come afferma Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
