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Gita con cittadini di Borgaro e Caselle inserita in un percorso di conoscenza del territorio
Con gruppi di cittadini sono state organizzate gite per venire a contatto con una testimonianza del passato del nostro territorio che ci porta indietro di 3 milioni di anni, quando le acque del golfo padano sommergevano tutta l’attuale Pianura Padana e lambivano una stretta fascia pianeggiante ai piedi delle Alpi. Il Canavese era quindi caratterizzato da paludi costiere vegetate da conifere – ora estinte – che vivevano con le radici immerse nell’acqua. I resti vegetali fossili (ceppi – alcuni anche con un diametro di 3 metri, tronchi, pignette e foglie) sono stati sepolti e conservati nel corso dei secoli sotto una spessa coltre di sedimenti, che poi il fiume negli ultimi tempi, con la sua azione erosiva, ha asportato, riportando alla luce questi importanti e antichi reperti. La zona in prossimità dei due comuni interessati assume anche un valore paesaggistico – oltre a quello di interessante sito paleobotanico.
Con una passeggiata nel verde è stata raggiunta una zona di fontanili, ben descritta dagli esperti e dalle guide del Parco La Mandria.
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